Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato in una conferenza stampa a Napoli che non si dimetterà, nonostante il governo abbia impugnato la legge regionale sul terzo mandato. De Luca ha annunciato una “battaglia di civiltà” contro quella che considera una norma ad personam, promettendo di estendere la sua lotta in tutta Italia. La sua posizione ha alimentato speculazioni su un possibile nuovo partito, con esponenti del PD che lo interpretano come un intento di creare una formazione personale. De Luca ha risposto a chi nelle fila del centrodestra chiede la sua espulsione dichiarando che si è “messo fuori da solo”.
Il Partito Democratico (PD), al contrario di De Luca, è ottimista sulla decisione della Consulta, sostenendo che il governatore non potrà ricandidarsi e prevedendo una scarsa adesione alla sua iniziativa. Igor Taruffi, della segreteria di Elly Schlein, ha ribadito che la posizione del PD è chiara: non possono esserci terzi mandati per presidenti di regione o sindaci. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha suggerito che la situazione sarebbe potuta essere risolta politicamente, ma ora il PD è concentrato sulle prossime elezioni regionali. Anche i 5 Stelle si stanno organizzando per collaborare con il fronte progressista e preparano un tavolo regionale per discutere alleanze e candidati.
De Luca ha criticato la destra, affermando che la decisione del governo è frutto della paura. Ha anche attaccato Bonaccini e Orlando del suo stesso partito, evidenziando l’ipocrisia di chi richiede limiti sui mandati per alcuni mentre non fa lo stesso per altri membri del PD con diversi mandati. Ha citato Sergio Mattarella, evidenziando che non ci sono limiti per molti alti funzionari dello stato. De Luca è certo che la Consulta darà ragione alla Campania sulla questione del terzo mandato e ha promesso una campagna di iniziativa politica intensa, sfidando i critici a un dibattito pubblico. Promette un coinvolgimento diretto dei cittadini, invitandoli a essere protagonisti del loro futuro, definendosi un “cristiano assurdo” come descritto da Ignazio Silone, e rassicurando che la lotta per la libertà e la civiltà continuerà.