Un anno fa si sono verificate proteste in occasione della partecipazione di Israele all’Eurovision Song Contest, e la situazione si è ripetuta durante le esibizioni di Eden Golan con fischi e contestazioni. La delegazione israeliana ha affrontato una nuova protesta ieri sul Turquoise Carpet a Basilea, dove molte bandiere palestinesi e cartelli con slogan contro Israele sono stati mostrati, tra cui “Stop alla guerra” e “Fermate il genocidio, Palestina libera”. Durante il passaggio della delegazione israeliana, il pubblico ha reagito con fischi e pochi applausi, mentre Yuval Raphael, la cantante, ha continuato a sorridere e a sventolare la bandiera israeliana.
La protesta ha coinvolto anche momenti di tensione, con la cantante che ha poi dichiarato di voler portare un messaggio di pace e amore, specialmente avendo vissuto esperienze traumatiche a causa del massacro del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas. La Raphael ha espressamente voluto condividere un messaggio di unità attraverso la sua musica, che include canzoni in ebraico, francese e inglese.
Al termine del Turquoise Carpet, ha espresso la sua gioia per essere in Svizzera, descrivendo Basilea come un luogo bellissimo e ricco di ricordi. La manifestazione di ieri ha sollevato ulteriormente un dibattito sulla partecipazione di Israele all’Eurovision, con molti che hanno denunciato l’evento come una provocazione e una forma di insensibilità nei confronti della situazione in Palestina.
Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.biccy.it