stromboli alba fg

“Sui giornali abbiamo letto titoli roboanti. La realtà è che c’è stata una colata lavica importante che ha determinato un’onda di un metro e mezzo. Un evento che rientra nella normale attività di un vulcano attivo. La situazione al momento è tranquilla”. A dirlo all’Adnkronos è Rosa Oliva, presidente della pro loco ‘Amo Stromboli’, dopo la nuova attività del vulcano. Una fase eruttiva con un trabocco lavico dall’aerea craterica Nord e un flusso piroclastico che ha rapidamente percorso la Sciara del fuoco raggiungendo il mare, accompagnato da crolli e frane lungo la parete del vulcano. Fenomeni che hanno generato un’onda di maremoto che non ha, però, fatto registrare danni a persone o cose. Ieri sera il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta dal livello giallo ad arancione e l’attivazione della fase operativa di preallarme.

“E’ normale che Protezione civile e Ingv mantengano alta l’attenzione e che si emanino ordinanze precauzionali – aggiunge Oliva -, ma da qui a parlare di ‘isola in fiamme’ ce ne vuole. Non si è sentito neppure il boato…”. Oggi sull’isola le scuole sono rimaste chiuse e a scopo precauzionale i volontari hanno distribuito mascherine “nel caso ce ne fosse bisogno”, ma “la notte è trascorsa tranquilla e non c’è stata una caduta di cenere così abbondante da causare disagi”. Insomma, per la presidente della Pro Loco ‘Amo Stromboli’ si tratta di un “normale parossismo”. “La Sciara del fuoco è in una situazione di precaria stabilità, è giusto che ci sia attenzione e prudenza, ma non allarmismi”. 

Una posizione condivisa anche da Carolina Barnao, delegata del sindaco per Stromboli. “Quello che è successo è assolutamente normale, non dobbiamo dimenticare che Stromboli è un vulcano attivo – dice all’Adnkronos -. Si è ripetuto quello che è successo alcuni mesi fa quando un flusso piroclastico ha generato instabilità della Sciara del fuoco. Il sistema di prevenzione e allerta tsunami ha funzionato perfettamente: abbiamo visto la colonna di fumo nero alzarsi dal vulcano e contemporaneamente abbiamo sentito il suono delle sirene che avvisavano del rischio tsunami”. Otto persone sono state invitate a lasciare le loro case. “Le loro abitazioni si trovano sulla linea di costa, in una zona rossa per rischio tsunami. Una misura precauzionale”. Insomma, nessun allarmismo tra gli abitanti. “C’è la giusta attenzione ma nessun allarme. La vita prosegue con regolarità, le ceneri sollevate si sono riversate su Ginostra, sul resto dell’isola non si sono registrati particolari disagi”.  (di Rossana Lo Castro)

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