Gli Stati generali del Servizio Pubblico, che iniziano domani a Palazzo Giustiniani e dureranno fino a giovedì 7 novembre, sono stati fortemente voluti dalla presidente della commissione Vigilanza Rai, Barbara Floridia. Sebbene si svolgano in un momento critico per la nomina del nuovo presidente Rai, Floridia sottolinea che l’obiettivo principale è avviare una riforma della governance Rai condivisa, innalzando il livello del dibattito e riducendo i toni dello scontro politico.
Durante questa due giorni, il tema centrale sarà la riforma del servizio pubblico radiotelevisivo, con il titolo ‘Le sfide del servizio pubblico’. Partecipano leader di tutti i partiti, esperti e personalità del mondo politico, giornalistico e culturale, che si confronteranno su otto proposte di riforma, alcune delle quali già presentate in Parlamento. La riforma mira a liberare la Rai dalle influenze politiche, modificando la legge Renzi del 2015, che ha consentito al Governo di nominare direttamente l’amministratore delegato. Si desidera restituire al Parlamento un ruolo centrale nelle decisioni riguardanti la tv pubblica.
Un aspetto cruciale è il rispetto dei parametri del Media Freedom Act europeo, che esige una tv libera da ingerenze politiche e che entrerà in vigore il prossimo agosto. La procedura attuale rischia di essere dichiarata illegale, portando a possibili sanzioni per la Rai. Floridia rimarca l’importanza di una riforma che segua le linee del Media Freedom Act, manifestando il suo forte interesse a perseguirla.
C’è speranza che questi Stati Generali possano contribuire a superare le tensioni tra maggioranza e opposizione in merito alla nomina del presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai, un tema che continua a generare incertezze e discussioni. La comunità si aspetta quindi che questo incontro possa fornire le basi per un dialogo costruttivo e una risoluzione delle problematiche che attanagliano Viale Mazzini. La situazione attuale lascia in attesa tutti gli attori coinvolti, mentre si cerca di trovare una quadra condivisa per il futuro del servizio pubblico italiano.