Il recupero di Ottavia Piana, la speleologa ferita nella grotta di Bueno Fonteno a Bergamo, prosegue con difficoltà. Attualmente, la barella su cui si trova è riuscita a superare la metà del percorso nella cavità, superando il tratto più stretto, uno dei principali ostacoli. Questo è stato possibile grazie a un intenso lavoro di allargamento della galleria. Tuttavia, il traguardo finale è ancora lontano, poiché il resto del percorso, sebbene più lineare, è lungo e difficile. I soccorritori stanno lavorando senza sosta, e si prevede che le operazioni continuino per tutta la notte, forse fino a mercoledì.
Ottavia è vigile e collabora con i soccorritori, ma le oltre 48 ore trascorse sottoterra hanno messo a dura prova le sue condizioni. I medici stanno monitorando costantemente il suo stato di salute durante il trasporto. Ogni metro guadagnato rappresenta un grande sforzo collettivo, con le squadre che si alternano rapidamente per garantire un’operazione continua. I video del Soccorso alpino mostrano gli operatori che stanno costantemente a sorvegliare la barella: la quarta squadra ha appena sostituito la terza. La pressione è molta, poiché ogni anche il passaggio più banale richiede un’accurata precisione e coordinazione.
I soccorritori stanno affrontando una situazione complessa, dove ogni errore potrebbe compromettere l’esito del recupero. Sebbene ci siano stati progressi, il percorso successivo presenta le sue sfide, rendendo il recupero lungo e impegnativo. La collaborazione tra le diverse squadre di soccorso è fondamentale, e ogni membro è consapevole dell’importanza del proprio ruolo in questo delicato compito. La vigilanza e il supporto ai medici sono essenziali per garantire la sicurezza di Ottavia durante questo difficile trasporto.
In sintesi, il recupero di Ottavia è un’operazione complessa che richiede massima attenzione e sforzo da parte dei soccorritori, che stanno facendo del loro meglio per portarla in salvo, nonostante le sfide significative che stanno affrontando nella grotta di Bueno Fonteno.