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domenica, 9 Febbraio, 2025
HomeAttualità"Sorrideva mentre mi accoltellava", Martina Voce racconta l'aggressione dell'ex a Oslo

“Sorrideva mentre mi accoltellava”, Martina Voce racconta l’aggressione dell’ex a Oslo

“Per tutto il tempo in cui mi ha accoltellato aveva il sorriso. Sono un po’ ammaccata, però sto bene, sono felice di essere viva”. Queste le parole di Martina Voce, una giovane di 21 anni, che il 22 dicembre è stata aggredita dal suo ex fidanzato norvegese, che le ha sferrato 30 coltellate a Oslo. Martina ha descritto la brutalità dell’aggressione, affermando che il suo aggressore sembrava godere nel infliggerle dolore e nel deturpare il suo corpo e il suo viso.

Martina ha caratterizzato l’ex fidanzato, Mohit Kumar, un ingegnere informatico di origine indiana di 24 anni, come possessivo e insistente, definendolo un po’ stalker. Riflessioni sul loro rapporto l’hanno portata a pensare che potesse percepire segnali di pericolo, ma mai avrebbe immaginato che le cose potessero degenerare in questo modo violento.

Dopo cinque interventi chirurgici, la giovane fiorentina è riuscita a riprendere a parlare e a camminare, sebbene con l’ausilio di supporti per agevolare il movimento e ridurre lo sforzo fisico. Nei giorni successivi all’aggressione, ha affrontato il trauma raccontando al padre i momenti terribili che ha vissuto durante l’attacco. La sua testimonianza offre uno spaccato della violenza di genere e della necessità di affrontare queste situazioni con interlocutori qualificati.

Martina ha mostrato una straordinaria forza nel superare le esperienze traumatiche e nel rispondere con positività anche dopo un evento così devastante per la sua vita. Le ferite fisiche e psicologiche che porta con sé rappresentano il costo di una violenza inammissibile, e la sua determinazione a sopravvivere e a raccontare la propria storia è un messaggio potente contro la violenza sulle donne.

La sua esperienza evidenzia anche la necessità di sensibilizzare la società riguardo ai segnali di possesso e controllo nelle relazioni, per prevenire situazioni simili in futuro. La storia di Martina è diventata un esempio di resilienza e speranza per molte donne che si trovano in situazioni di violenza, portando alla luce la necessità di un cambiamento culturale e sociale significativo.

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