Bianca Balti ha condiviso un video su TikTok dopo un ciclo di chemioterapia, mostrando un sorriso che riflette il suo spirito solare anche in momenti difficili. Questo gesto mette in evidenza la sua resilienza e la volontà di affrontare la malattia con positività. Oliviero Toscani, un fotografo iconico che ha collaborato con Balti, sta vivendo una battaglia contro l’amiloidosi da due anni, una condizione che compromette il funzionamento degli organi. In un’intervista con Repubblica, Toscani ha commentato il video di Balti, esprimendo la sua disperazione per la situazione attuale, contrapposta all’atteggiamento ottimista della modella. Ha confessato di sentirsi sopraffatto e incapace di ridere, a differenza di come reagiva in passato.
Toscani ha enfatizzato l’importanza di mostrarsi autentici in ogni situazione, affermando che la vera felicità deriva dall’accettazione di sé. Ha sostenuto la scelta di Balti di apparire senza capelli, considerandola un atto di coraggio anziché un qualcosa di scioccante. Criticando i media, ha lamentato la loro eccessiva attenzione per eventi come il Festival di Sanremo, mentre trascurano problemi più rilevanti nel mondo, come conflitti e guerre.
Il tema dell’autenticità è centrale per Toscani, in particolare in relazione all’estetica e alla moda. Ha citato Monica Bellucci come una delle sue scoperte più importanti, descrivendola non solo come una modella straordinaria, ma come simbolo di una bellezza che si discosta dagli standard tradizionali. Bellucci appare autentica e affascinante perché non cerca di mostrarsi eccessivamente. Toscani ricorda di averla notata in un supermercato e di averle proposto un servizio fotografico, nonostante fosse un incontro non convenzionale. Dopo aver accettato, Bellucci è apparsa sulla copertina di Elle.
Attraverso le sue esperienze e riflessioni, Toscani offre uno spaccato del suo lavoro e invita a una considerazione profonda dei valori di bellezza e autenticità, in contrapposizione alla superficialità comune nell’industria della moda e nei media. La sua prospettiva stimola una riflessione su cosa significhi realmente essere genuini in un mondo che spesso premia l’apparenza.