Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha commentato le recenti critiche del governo nei confronti della magistratura durante un convegno a Portici (Napoli) sulla devianza minorile. Riferendosi alla posizione dell’Anm, che si è dichiarata sconcertata dalle critiche al giudice che lo ha condannato per rivelazione di segreti d’ufficio, Delmastro ha sottolineato che le sentenze possono essere commentate, a differenza di quanto sostenuto da alcune categorie professionali. Ha affermato di non sapere se la sentenza fosse una risposta al lavoro del governo sulla riforma della giustizia, ma ha dichiarato che, nel caso fosse così, i giudici avrebbero sbagliato indirizzo.
In merito alla sua condanna, Delmastro ha confermato di non avere intenzione di dimettersi, sostenendo di aver ricevuto un mandato dagli italiani per riformare la giustizia e che, sorprendentemente, la Procura aveva richiesto tre assoluzioni prima della condanna. Ha risposto alle richieste di dimissioni da parte dell’opposizione definendole lo sport preferito delle opposizioni stesse.
Rocco Maruotti, segretario dell’Anm, ha commentato che la vicenda Delmastro dimostra l’inutilità della riforma sulla separazione delle carriere, sottolineando il fatto che nonostante la richiesta di assoluzione del pubblico ministero, è stata emessa una sentenza di condanna. Ha espresso preoccupazione per gli attacchi ai giudici in seguito a una sentenza sgradita e ha criticato la proposta del ministro della Giustizia di riformare l’appello di una sentenza di cui non si conoscono ancora le motivazioni.