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domenica, 20 Aprile, 2025
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SLA, orizzonti tra sessualità e disabilità

Le persone con disabilità, incluse quelle affette da SLA (Sclerosi Lateralmente Amiotrofica), hanno diritti e desideri sessuali che devono essere riconosciuti. La sessualità è un aspetto fondamentale dell’esperienza umana, che va oltre il biologico per abbracciare anche affettività e relazioni intime. Tuttavia, esistono barriere psicologiche e pregiudizi sociali che riducono la percezione delle persone con disabilità a un’assenza di desideri.

La SLA è una malattia neurodegenerativa rara e complessa che provoca la morte dei motoneuroni, portando a paralisi e, alla fine, alla morte del paziente. Attualmente, non esiste cura, ma farmaci come il riluzolo possono rallentarne la progressione e migliorare la qualità della vita.

Il 14 febbraio, AISLA presenterà un documento per affrontare il tema delicato della sessualità e disabilità, spesso considerato un tabù. Per costruire una società inclusiva, è fondamentale promuovere educazione e rispetto reciproco, riconoscendo la dignità di ogni persona.

Un esempio emblematico di come la SLA possa coesistere con una vita sessuale e relazionale soddisfacente è Stephen Hawking, un grande fisico teorico diagnosticato a 21 anni. Nonostante le gravi limitazioni fisiche, è diventato uno dei più significativi scienziati del mondo, dimostrando che è possibile avere una vita intima attiva. Hawking si è sposato due volte e ha avuto tre figli, sfidando stereotipi errati riguardo alla sessualità delle persone con disabilità. La sua storia invita a considerare la complessità della vita e delle relazioni anche in situazioni di grave disabilità.

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