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domenica, 9 Febbraio, 2025
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Sistemi informatici delle Regioni in tilt, situazione di caos

Il nuovo tariffario sanitario ha generato notevoli difficoltà in molte Regioni italiane, con i sistemi informatici in tilt e una situazione di caos per gli operatori. L’Uap, l’Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata accreditata, sottolinea che l’aggiornamento del sistema sanitario a livello nazionale è impraticabile in tempi brevi, specialmente in prossimità delle festività. Il nuovo tariffario, entrato in vigore, prevede 1.113 voci relative a prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, accompagnate da nuovi importi, codici e procedure.

Già si segnalano problemi nelle prenotazioni di esami e visite, aggravando ulteriormente le già lunghe liste d’attesa. Nonostante gli sforzi dell’Uap per garantire la continuità del servizio sanitario anche durante le festività, potrebbero passare settimane prima di avere chiarezza sui rimborsi per i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), con l’Uap che esprime la speranza che il ministero della Salute intervenga con le necessarie correzioni.

Il tariffario, presentato il 14 novembre 2024 e pubblicato in Gazzetta il 27 dicembre, ha dato tempi ristrettissimi alle associazioni per presentare ricorso al Tar del Lazio, da cui era stata ottenuta una sospensiva il 30 dicembre. Tuttavia, il giorno successivo il Tar ha accolto l’istanza dell’Avvocatura dello Stato, evidenziando l’estrema difficoltà nel ripristinare il tariffario originale. Quest’ultimo era stato applicato negli ultimi 26 anni fino a pochi giorni prima.

L’Uap esprime dubbi riguardo all’asserzione secondo cui il nuovo sistema informatico fosse già attivo il 28 dicembre, poiché i vecchi codici sono stati utilizzati fino al 30 dicembre per installare il nuovo sistema. Tipicamente, l’installazione e verifica di un nuovo sistema richiedono più di dieci giorni. Inoltre, sorgono sospetti sulla tempistica di pubblicazione del provvedimento in Gazzetta, suggerendo che si fosse voluto impedire la possibilità di ricorso.

In risposta a queste preoccupazioni, il ministero della Salute ha dichiarato di aver agito a tutela dei cittadini, affermando che le Regioni stanno già aggiornando i sistemi con i nuovi codici tariffari e che ci sono già prescrizioni da parte dei medici.

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