Un uomo originario del Camerun ha scoperto di avere un verme parassita Loa Loa nel suo occhio, presentando sintomi di fastidio e bruciore. Si è recato al pronto soccorso di Camposampiero, dove il team di Oculistica, in collaborazione con il Laboratorio di Analisi dell’Usl 6 di Padova, ha diagnosticato la malattia e rimosso con successo il verme attraverso un intervento chirurgico condotto dal dottor Marco Tavolato. Questo caso ha suscitato notevole interesse e preoccupazione, culminando con il riconoscimento del team che ha vinto il primo premio per un poster al 56° Congresso Nazionale SIBioC.
La Loa Loa è un’infezione causata da un nematode filariale che si trova principalmente nelle foreste pluviali dell’Africa occidentale e centrale. Solitamente, il verme causa edema localizzato noto come edema di Calabar, ma in alcuni casi, come quello del paziente padovano, può migrare verso l’occhio. La diagnosi, oltre alla verifica visiva del verme, può essere confermata tramite un esame del sangue. La terapia standard include l’uso di antiparassitarii come la dietilcarbamazina.
Luigi Marino, oculista e socio fondatore dell’Associazione italiana medici oculisti, ha spiegato che la malattia è trasmessa da mosche tabanidi, che possono infettare l’uomo, il quale rappresenta l’unico serbatoio naturale conosciuto del parassita. Sebbene ci sia un potenziale rischio di diffusione, Marino ha evidenziato che è molto improbabile che il verme si diffonda in Italia a causa dell’assenza del vettore. Nei casi di loiasi, spesso, i pazienti risultano asintomatici e i sintomi si manifestano principalmente con angioedema.
L’evoluzione della malattia può variare: in chi vive in aree endemiche, gli episodi di edema di Calabar tendono a durare uno o tre giorni, ma possono essere più gravi nei turisti. Si segnala che, se le larve raggiungono il sistema nervoso centrale, potrebbero causare gravi conseguenze come cisti e sintomi di compressione endocranica.
La diagnosi può risultare complessa e richiede esami specifici. In caso di infezione, è fondamentale contattare specialisti per una valutazione accurata e un eventuale trattamento.