Jannik Sinner si qualifica per i quarti di finale del torneo Atp di Pechino, affrontando nel frattempo un periodo difficile a causa della richiesta di squalifica da parte dell’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) che chiede da 1 a 2 anni di sospensione per un caso di doping legato al clostebol. Nonostante ciò, il numero 1 del mondo ha ottenuto una vittoria contro il russo Roman Safiullin, chiudendo il match con il punteggio di 3-6, 6-2, 6-3 in 2 ore e 22 minuti.
Nella partita, Sinner ha avuto un inizio lento, simile a quanto accaduto nel primo turno contro il cileno Nicolas Jarry. Dopo aver ceduto il servizio all’inizio del primo set, ha dovuto recuperare. Nonostante un’ottima ripresa, il giocatore altoatesino ha commesso ben 32 errori gratuiti, un dato insolito per il miglior tennista del pianeta. Nel primo set, Sinner ha faticato con il 40% di prime palle, permettendo a Safiullin di conquistare il primo parziale.
Nel secondo set, Sinner ha vissuto nuovamente un momento di difficoltà, ma è riuscito ad annullare una palla break e a mantenere il servizio. Da quel momento in poi, ha accelerato nella partita, totalizzando 6 game consecutivi e chiudendo il set sul 6-2. Sinner ha poi iniziato il terzo set con un forte slancio, portandosi rapidamente in vantaggio per 3-0. Nonostante qualche difficoltà, ha concluso il match con un punteggio di 6-3.
La vittoria di oggi è stata particolarmente significativa per Sinner, non solo per il passaggio ai quarti, dove affronterà il ceco Jiri Ledecka, ma anche perché è avvenuta mentre il suo futuro nel tennis è incerto a causa delle accuse di doping. La sfida contro la Wada è ancora in corso, segnalando una fase complessa della carriera del giovane tennista. La prestazione di Sinner, pur non eccezionale, ha evidenziato la sua capacità di resistere sotto pressione e il suo impegno a mantenere il titolo che detiene nel torneo.