La Professional Tennis Players Association (PTPA), fondata anche da Novak Djokovic, esprime forti critiche riguardo alla gestione del caso doping di Jannik Sinner, che è stato squalificato per tre mesi dopo un accordo con la Wada. Secondo la PTPA, non c’è trasparenza nel “sistema” che regola il doping, che viene definito più come un “club” piuttosto che un insieme di norme di giustizia. Viene messa in discussione la discrezionalità nell’applicazione delle regole, che si rivela essere una facciata per accordi personalizzati e trattamenti ingiusti, portando a decisioni incoerenti tra i diversi atleti.
La PTPA sottolinea la mancanza di un processo chiaro e di coerenza nelle decisioni prese dalle varie agenzie che devono regolamentare il mondo sportivo. Viene criticata anche l’assenza di impegno da parte di organizzazioni come Atp, Wta, Grand Slams, Itia e Wada per riformare il sistema, rendendolo più equo e trasparente. Secondo l’associazione, questa situazione di pregiudizio è inaccettabile per tutti gli atleti e dimostra una mancanza di rispetto verso gli sport e i loro appassionati. La PTPA conclude affermando che è giunto il momento di apportare cambiamenti significativi e si impegna a lottare per una riforma efficace nel mondo del tennis, affinché ci sia giustizia e chiarezza nelle procedure che riguardano gli atleti.