Le sigarette elettroniche sono diventate popolari come alternativa ritenuta “meno nociva” al fumo tradizionale, attirando soprattutto giovani e fumatori in cerca di aiuto per smettere. Tuttavia, la nicotina presente nei vapori rappresenta un rischio significativo per la salute, in particolare durante la gravidanza. Uno studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna, in collaborazione con il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS), ha dimostrato gli effetti tossici della nicotina sul feto, anche a basse dosi, sfatando il mito della loro sicurezza e sollevando preoccupazioni per la salute pubblica.
La nicotina supera la barriera placentare, penetrando nel sistema circolatorio fetale e influenzando negativamente lo sviluppo degli organi. Ogni inalazione di sigaretta elettronica da parte della madre equivale a un’esposizione diretta per il feto, con effetti duraturi. L’esposizione prenatale alla nicotina può compromettere lo sviluppo del sistema nervoso centrale, causando problemi comportamentali, cognitivi e motori nel nascituro. Queste alterazioni si manifestano nel tempo, creando vulnerabilità che possono persistere per tutta la vita.
Il lavoro dell’Istituto Ramazzini ha rivelato che i cuccioli di topo nati da madri esposte quotidianamente alla nicotina presentano una crescita rallentata e una maggiore mortalità neonatale. La riduzione della crescita è segno di un’alterazione profonda del sistema endocrino e metabolico, riducendo le chance di sopravvivenza nelle prime fasi dopo la nascita. Anche gli organi interni dei cuccioli mostrano segni di danni precoci e irreversibili, come infiammazioni nel fegato e nei reni, con conseguenze potenziali sulla fertilità.
Le conseguenze dell’esposizione prenatale alla nicotina non si limitano alla nascita. I figli di madri esposte presentano una maggiore incidenza di patologie cardiovascolari, disturbi cognitivi, obesità e diabete in età adulta. La nicotina altera la programmazione genetica del feto, influenzando la sua salute nel lungo termine e aumentando la vulnerabilità agli agenti patogeni.
Nonostante le affermazioni delle aziende produttrici che promuovono le sigarette elettroniche come una scelta sicura, la realtà è che i vapori contengono sostanze tossiche. È necessario affrontare questa emergenza attraverso campagne di sensibilizzazione e una maggiore regolamentazione, per proteggere le generazioni future da un pericolo reale e persistente.