“Insieme” sostiene, sebbene in modo simbolico, la riapprovazione della Comunità Europea di Difesa (Ced). La politica autentica, capace di influenzare i processi storici invece di subirli, possiede dinamiche e motivazioni intrinseche che, nonostante siano state occultate e contraddette nel tempo, tendono a riaffiorare. Il partito cristiano, autonomo e non confessionale, sottolinea l’importanza della difesa e di un esercito comune nell’Unione Europea.
Il partito evidenzia che, se l’Assemblea Nazionale Francese avesse approvato il trattato della Ced nel 1954, subito dopo la morte di Alcide De Gasperi, l’unificazione europea avrebbe preso un percorso politico più diretto, piuttosto che uno “mercantile” che ha portato a un’evoluzione tortuosa e poco efficace. Questo avveniva a meno di dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale era ricomparso il secolare conflitto tra Francia e Germania; la Francia cercava di impedire il riarmo della Germania.
“Insieme” conclude che l’Europa ha la capacità di danneggiarsi autonomamente e corre il rischio di continuare a vivere la sua lunga storia come un fardello, anziché come una potenza propulsiva. Il progetto della Comunità Europea di Difesa, proposto da René Pleven in collaborazione con l’Italia di De Gasperi, fallì per il ripensamento della posizione politica francese, evidenziando le fragilità delle alleanze europee in un contesto geopolitico complesso.