La questione della salute e longevità dei cani meticci rispetto a quelli di razza pura è da sempre oggetto di dibattito tra i proprietari. Si pensa comunemente che i cani meticci godano di una salute migliore e vivano di più, ma la verità è più complessa. È noto che i cani di razza pura, come il Carlino o il Barboncino, sono frequentemente affetti da problemi genetici, siano essi respiratori, oculari o neurologici, che possono comprometterne la salute e ridurne la vita. Al contrario, i cani meticci, frutto dell’incrocio tra razze diverse, si ritengono più robusti e meno suscettibili a tali malattie, anche grazie alla loro maggiore varietà genetica.
Tuttavia, una recente ricerca pubblicata sulla rivista Plos One ha messo in discussione queste convinzioni. Lo studio ha analizzato un campione di 4.900 cani meticci giovani (con meno di 5 anni), tra cui diverse combinazioni di Barboncino, per valutare l’incidenza di malattie comuni. I risultati hanno mostrato che l’87% di questi meticci si ammala con la stessa frequenza dei cani di razza pura, suggerendo che non esiste una sostanziale differenza in termini di salute e longevità.
Inoltre, è importante notare che lo studio ha considerato solo cani molto giovani e si concentra su specifiche razze incrociate, come il Cavapoo, il Labradoodle e il Cockapoo. Pertanto, i ricercatori avvertono che potrebbe essere prematuro trarre conclusioni definitive sulla salute complessiva dei meticci rispetto ai cani di razza. Uno studio più ampio e variegato, che includa diverse razze e età, potrebbe fornire un quadro più chiaro.
Insomma, sebbene i meticci possano sembrare più sani e longevi, la ricerca attuale indica che anche loro possono affrontare diverse patologie, facendo vacillare l’idea che siano automaticamente più resistenti rispetto ai propri omologhi di razza. La decisione di adottare un cane, sia meticcio che di razza, dovrebbe tenere conto della salute individuale e delle esigenze specifiche piuttosto che delle sole percezioni. In definitiva, la salute di un cane dipende da molti fattori, tra cui la genetica, le cure ricevute e l’ambiente in cui vive.