La manovra di bilancio per il 2025 sta per giungere alla sua conclusione alla Camera dei Deputati. Dopo l’approvazione della fiducia da parte dell’Aula, con 211 voti favorevoli e 117 contrari, il disegno di legge relativo al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027” (C. 2112-bis-A) è pronto per il voto finale.
L’esame della Nota di variazione avrà inizio alle 20, seguito dalle dichiarazioni di voto finale a partire dalle 21. Una volta completato il processo alla Camera, il provvedimento sarà sottoposto a una seconda lettura al Senato.
Una novità significativa riguarda la procedura legislativa; per la prima volta nella storia repubblicana, il testo della manovra non passerà attraverso una nuova discussione in commissione bilancio. Questo è stato possibile grazie alle coperture finanziarie aggiuntive trovate, pari a circa 100 milioni di euro per il 2025 e altrettanti per il 2026. L’ulteriore copertura, secondo le fonti, verrà destinata al conto di controllo, uno strumento previsto dal Programma di Stabilità e Crescita (Psb), utilizzato per ridurre il deficit.
Questo approccio mira a garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e a rispettare gli impegni presi a livello europeo. La manovra prevede interventi mirati per sostenere l’economia, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione. Le misure incluse nella manovra sono il frutto di un’ampia discussione tra le forze politiche, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità finanziaria.
Inoltre, è previsto un monitoraggio costante delle spese per garantire che le risorse vengano utilizzate in modo efficiente e che si riduca il deficit nel rispetto delle regole europee. Le aspettative sono quindi di un miglioramento della situazione economica italiana nei prossimi anni, sebbene rimangano sfide significative sul piano sociale e occupazionale.
Le prossime ore saranno decisive per l’iter del provvedimento, con il Governo che si mostra fiducioso riguardo alla sua approvazione finale e alla successiva transizione al Senato.