Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia e vice presidente del Ppe, esprime interesse per l’idea di una “Camaldoli europea” proposta da monsignor Vincenzo Paglia, sottolineando l’importanza di rafforzare posizioni politiche comuni. Tajani indica che sin dall’inizio del suo mandato, ha cercato di aprire le porte a mondi che, pur non essendo membri del partito, condividono valori fondamentali per un progetto politico volto a garantire radici popolari, cristiane e democratiche in Italia. Promuove così un’inclusione che abbraccia l’anima liberale e riformista, evidenziando battaglie come quella per la dignità delle carceri e per una giustizia equa.
Tajani critica i populisti per la mancanza di sostanza nei loro interventi, sostenendo che è necessario avviare un percorso più concreto rispetto a quanto fatto finora. Durante l’evento presso la Fondazione De Gasperi, viene ribadita la necessità di una nuova cultura politica, che possa dar vita a una nuova forza partitica. Paglia, nel suo intervento, sottolinea il contributo collettivo per il restauro della cattedrale di Notre Dame, evocando un umanesimo universale che il cristianesimo può rappresentare, lontano da ogni forma di egemonia. Richiama inoltre l’enciclica di Papa Francesco, “Fratelli tutti”, come un richiamo a sentirsi parte della famiglia umana.
Infine, il codice Camaldoli, redatto nel 1943, rappresenta un importante contributo sui problemi sociali ed economici della ricostruzione dell’Italia, con principi fondamentali che sono stati integrati nella Costituzione italiana.