I decreti flussi sono al centro di preoccupazioni relative allo sfruttamento dei migranti. Un’analisi recente realizzata dal Numero verde Antitratta ha evidenziato l’emergere di nuove forme di sfruttamento lavorativo, in particolare tra uomini migranti. Questi, invece di essere coinvolti in attività legate alla prostituzione, sono spesso truffati da intermediari che, dopo averli assistiti nel processo di ottenimento del visto, scompaiono lasciandoli senza lavoro.
Il “Dossier Statistico Immigrazione 2025” sottolinea come, a distanza di anni, il fenomeno della tratta si sia evoluto, riducendo il coinvolgimento di donne e minori a fini sessuali, mentre quelli degli adulti maschi sono raddoppiati. La Relazione del Numero verde evidenzia che, nel periodo tra il 2014 e il 2024, le segnalazioni di sfruttamento sessuale sono diminuite considerevolmente, mentre quelle di sfruttamento lavorativo sono aumentate in modo significativo, attestandosi al 38,2% delle denunce.
Particolarmente allarmante è il 2024, ribattezzato “l’anno degli inganni”. Nel secondo semestre dell’anno, è stata registrata una crescita di segnalazioni relative a truffe legate ai decreti flussi. Sono stati segnalati 139 migranti, provenienti da vari paesi, che si sono trovati senza occupazione regolare. Durante lo stesso periodo, l’80% delle prese in carico per sfruttamento si riferiva a sfruttamento lavorativo, con solo il 16% riguardante quello sessuale.
Il 4 novembre, al Nuovo Teatro Orione di Roma, si terrà la presentazione del Dossier, con focus sulla tratta e sfruttamento lavorativo. Interverranno esperti del settore e saranno affrontati temi legati alla burocrazia e all’efficacia del sistema.