In Italia si trovano diverse specie di serpenti innocui, delle quali le più comuni sono: il biacco, il cervone e varie bisce. Questi rettili non sono velenosi e contribuiscono a mantenere in equilibrio l’ecosistema, controllando le popolazioni di roditori.
Il biacco (Hierophis viridiflavus) è il serpente più comune nella penisola, facilmente avvistabile anche in contesti urbani. Predilige ambienti luminosi e secchi e si distribuisce in diverse regioni europee, inclusi Italia e Svizzera.
Il cervone (Elaphe quatuorlineata) è il serpente più grande d’Europa, superando i due metri di lunghezza. Si presenta con una livrea giallastra contrassegnata da linee nere ed è frequentemente trovato in aree rurali del Centro e Sud Italia.
Le bisce, note anche come natrici, abitano vicino a corsi d’acqua e aree umide. Le specie più diffuse includono la biscia dal collare (Natrix helvetica) e la natrice tassellata (N. tessellata). La prima si distingue per due macchie gialle dietro la testa, mentre la seconda ha un aspetto più uniforme e maculato.
In Italia ci sono oltre 20 specie di serpenti, la maggior parte delle quali sono innocue. Nonostante ciò, spesso sono temuti e uccisi dalla popolazione. Questi serpenti, sebbene non pericolosi per l’uomo, rivestono un ruolo ecologico fondamentale.
Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.amoreaquattrozampe.it