Il discorso di fine anno del presidente Sergio Mattarella, il suo decimo, ha avuto luogo nella Sala del Lucernaio al Quirinale. In apertura, ha rivolto auguri agli italiani, sottolineando l’importanza dei legami comunitari e familiari durante le festività. Ha espresso un pensiero speciale per le vittime delle guerre, in particolare per le atrocità in Ucraina e Gaza, affermando che la pace è un obiettivo fondamentale e irrinunciabile, evidenziando il ruolo dell’Unione Europea nella promozione dei diritti umani.
Mattarella ha dedicato un pensiero alla giornalista Cecilia Sala, attualmente in detenzione in Iran, esprimendo la sua solidarietà. Ha poi citato Papa Francesco e l’apertura del Giubileo, sottolineando la necessità di tradurre in realtà la speranza per il futuro.
Il presidente ha affrontato le contraddizioni della società attuale, come il crescente divario tra ricchi e poveri e l’aumento della spesa militare rispetto agli investimenti per il cambiamento climatico. Ha evidenziato le sfide relative alla salute, al lavoro e alla disuguaglianza tra Nord e Sud Italia, menzionando anche i problemi legati alle alluvioni e alla violenza tra i giovani.
Ha parlato della crisi delle nascite, collegandola all’incertezza vissuta dalle nuove generazioni. Il concetto di “rispetto” è emerso come parola chiave dell’anno, sottolineando l’importanza nelle relazioni sociali e nella costruzione di una società più umana.
Mattarella ha richiamato l’attenzione sugli incidenti sul lavoro, affermando che è necessaria un’azione concreta per prevenire tali tragedie. Ha inoltre fatto riferimento alle condizioni inammissibili nei carceri e al bisogno di garantire la dignità delle persone detenute. Ha citato Sammy Basso, come esempio di resilienza e Giulia Cecchettin, sottolineando l’urgenza di affrontare la violenza di genere.
Il presidente ha enfatizzato il patriottismo dei professionisti come medici e insegnanti e la necessità di integrazione per le persone con origini diverse. Ha toccato anche la questione della sicurezza e l’importanza di supportare le vittime dei reati.
Infine, ha rivolto un messaggio di speranza, invitando a impegnarsi concretamente per costruire un futuro migliore, sottolineando che la speranza non è solo attesa ma un’azione collettiva per il bene comune.