Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso il suo supporto per la recente sentenza della Corte Costituzionale riguardante la legge sull’autonomia differenziata, evidenziando che questa dovrebbe ridurre, almeno temporaneamente, la possibilità di un referendum su tale questione. Durante un convegno a Stresa, Nordio ha descritto la sentenza come equilibrata, rimarcando l’importanza di analizzare a fondo le motivazioni che la sostengono, poiché potrebbero chiarire ulteriormente la situazione. Ha osservato che la pronuncia della Corte potrebbe far slittare la risoluzione della questione di mesi o anni.
Nordio ha anche commentato l’iter legislativo futuro, indicando che il Parlamento e poi la Cassazione dovranno rivedere la situazione. Ha definito la Corte costituzionale come intervenuta in settori cruciali, collegati al referendum, suggerendo che la sua sentenza dovrebbe eliminare la possibilità di votazione su questioni simili per il momento.
In merito alle critiche formulate da Elon Musk ai giudici italiani, Nordio ha preferito non entrare nel merito, sottolineando come tali osservazioni non provengano da persone in ruoli istituzionali. Ha altresì fatto riferimento a insulti ricevuti durante la sua carriera, in particolare quando il suo governo ha proposto di limitare le intercettazioni, notando l’assurdità di tali accuse.
Sui recenti eventi legati al tribunale di Bologna, Nordio ha precisato che questo caso è diverso rispetto a quello di Roma, facendo notare che il giudizio bolognese ha avuto una portata più articolata e ha comportato una sospensione del giudizio, inviando il tutto a Bruxelles. Ha anche anticipato un probabile ricorso su decisioni del tribunale di Bologna per motivi tecnici e ha sottolineato l’importanza di una motivazione adeguata nei decreti del tribunale di Roma, la cui carenza ha spinto il governo a fare appello.
Infine, riguardo ai recenti disordini a Torino in cui sono stati feriti diversi agenti di polizia, Nordio ha condannato ogni forma di violenza, esprimendo la speranza che la magistratura intervenga in modo rapido e severo. Ha sottolineato che non ci sono attenuanti per chi aggredisce le forze dell’ordine, evidenziando la necessità di una risposta ferma per prevenire ulteriori atti di violenza.