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Selvaggia Lucarelli e i dubbi sui compensi di Can Yaman: beneficenza o opportunismo?

Selvaggia Lucarelli ha espresso delle preoccupazioni riguardo a Can Yaman e alla sua Onlus “Can Yaman for children”. In un articolo, la giornalista esamina l’attività della fondazione, fondata nel 2021, e suggerisce che l’attore turco possa aver mascherato i compensi ricevuti per le sue apparizioni in discoteca, facendoli passare per donazioni all’associazione.

L’associazione ha cessato le attività nel mese di aprile 2023 a causa di conflitti tra i membri fondatori. Lucarelli è in particolare scettica riguardo al “Break the Wall Tour”, un’iniziativa benefica che prevedeva visite nelle scuole italiane accompagnato da professionisti del settore medico e educativo. Dopo l’incontro nelle scuole, Yaman si esibiva in eventi serali in discoteca, dove il nome della fondazione era ben visibile nei materiali pubblicitari.

Nei documenti pubblicati su Il Fatto Quotidiano, si legge che la Onlus è stata creata in collaborazione con il Policlinico Umberto I di Roma ed ha ricevuto un riconoscimento importante, il “Premio Mede@” nel novembre 2023. Durante il tour, Yaman visitava ospedali e scuole, concludendo le sue giornate con eventi serali.

Lucarelli richiama l’attenzione su un evento specifico avvenuto in aprile 2023, quando l’attore ha visitato una scuola a Ragusa. Dopo l’evento, ha documentato il tutto sui social, menzionando anche sponsor della giornata, e ha partecipato a una discoteca a Latina per raccogliere fondi per la sua Onlus. Il gestore della discoteca ha confermato che hanno effettuato una donazione di 5.000 euro, informando che hanno anche saldato il compenso di Yaman tramite un altro bonifico.

La Onlus “Can Yaman for children”, che aveva come obiettivo quello di supportare bambini e adolescenti in difficoltà, ha donato nei suoi anni di attività una culla termica e dispositivi medici a un ospedale di Assisi, oltre a contribuire alla ristrutturazione di una parte del Policlinico Umberto I. Il vicepresidente Roberto Macellari ha affermato di non essere coinvolto nella gestione delle finanze della fondazione.

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