La notte tra il 16 e il 17 febbraio, Napoli è stata scossa da un intenso sciame sismico con epicentro nei Campi Flegrei. La scossa più forte è avvenuta poco dopo la mezzanotte, con una magnitudo di 3.9 della scala Richter, che ha allarmato i residenti costringendoli a lasciare le proprie abitazioni. Le scosse sono state avvertite in tutta la città, dal Vomero ai Quartieri spagnoli, e hanno provocato la caduta di calcinacci, soprattutto nel Vomero.
Le vibrazioni si sono propagate anche nei comuni vicini, come Pozzuoli, Procida e parte di Caserta. Nel complesso, almeno sette scosse significative sono state registrate nella notte, con magnitudo variabile da 2.0 a 3.9. A causa della persistenza e dell’intensità del tremore, le scuole in diversi comuni, tra cui Pozzuoli, rimarranno chiuse il 17 febbraio.
Nonostante i rallentamenti e la paura tra la popolazione, non si segnalano danni gravi, ma le autorità locali hanno preso misure precauzionali. I residenti, in particolare nel Vomero, hanno scelto di passare la notte all’aperto per motivi di sicurezza. I sismologi dell’INGV continuano a monitorare la situazione, poiché le scosse negli ultimi giorni hanno provocato ripetuti allarmismi tra i cittadini. Anche durante il pomeriggio del 16 febbraio, un’altra scossa ha indotto la gente a scendere in strada. La situazione rimane critica nei Campi Flegrei, un’area geologicamente attiva.