Il benessere psicofisico è un tema di crescente importanza nella società moderna. In quest’ambito si è svolto il Secondo Open Day dei “Giovedì del Benessere”, organizzato nell’ambito del Progetto Gedeone, un’iniziativa dedicata a fornire strumenti e pratiche per migliorare la qualità della vita.
Durante l’evento, il focus principale è stato sul Reiki, una disciplina giapponese che si basa sul trasferimento di energia universale attraverso il contatto delle mani. Michele Mirante ha presentato la Komyo Reiki, evidenziando la sua origine con Hyakuten Inamoto, che ha recuperato gli insegnamenti di Mikao Usui. Il Reiki non garantisce guarigioni, ma mira a ripristinare l’equilibrio energetico, aiutando a raggiungere uno stato di benessere.
Un tema interessante emerso è stato il legame tra Reiki e fisica quantistica. In particolare, è stato discusso il concetto di entanglement, che illustra come le particelle possano interagire a distanza, suggerendo una connessione energetica tra le persone. Il corpo umano è considerato un sistema di stratificazioni energetiche, con frequenze più alte e invisibili correlate agli aspetti spirituali.
La formazione nel Reiki è stata oggetto di chiarimento, con una distinzione tra operatore e master, il quale è qualificato per insegnare. Mirante ha condiviso la sua esperienza con Chiara Grandi, formata in Giappone, evidenziando l’importanza di un’istruzione autentica. Sono state illustrate le posizioni del trattamento, che coincidon casualmente con i chakra, e si è parlato della ghiandola pineale, spesso trascurata dalla medicina convenzionale.
Il dibattito ha toccato anche argomenti adiacenti come la Kundalini, l’ipnosi conversazionale e il potere del pensiero, inclusi strumenti ausiliari come i Fiori di Bach e i cristalli, capaci di potenziare l’efficacia del Reiki.