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mercoledì, 26 Marzo, 2025
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Sciopero dei magistrati: un sacrificio ma un male necessario

“Aderirò allo sciopero di domani. Mi farà piacere farlo? Per niente,” afferma Gaetano Bono, sostituto procuratore generale di Caltanissetta, riguardo allo sciopero indetto dall’Anm contro la riforma della giustizia. Segnala che questa azione rappresenta un sacrificio non solo per i magistrati, ma anche per le persone in attesa di udienze. Bono considera lo sciopero un male necessario per attirare l’attenzione sull’impatto della riforma Meloni-Nordio, che, senza correttivi opportuni, rischia di compromettere l’indipendenza della magistratura. Esprime preoccupazione per un possibile mix pericoloso tra la separazione delle carriere e la modifica del CSM, che potrebbe portare a una maggiore ingerenza politica.

Nonostante le sue precedenti critiche all’Anm, Bono sottolinea l’importanza di mettere in luce i problemi derivanti dalla riforma, sostenendo che, pur non essendo in modo aprioristico contro la separazione delle carriere, la riforma proposta manca delle garanzie necessarie per l’autonomia della magistratura. Infine, esprime la speranza che, dopo lo sciopero, la magistratura e l’Anm possano avviare un dialogo costruttivo per modificare i termini della riforma costituzionale in discussione, prima che sia troppo tardi. La sua posizione rappresenta l’urgente richiesta di una riflessione profonda sulle implicazioni potenziali della riforma, garantendo così la salvaguardia dell’indipendenza della giustizia.

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