Lloyds Banking Group ha reso noto un calo del 36% dell’utile del terzo trimestre e ha rivisto al ribasso le previsioni di performance per l’anno, a seguito di un accantonamento di 800 milioni di sterline per lo scandalo dei finanziamenti auto. Per il periodo da luglio a settembre, l’utile ante imposte si è attestato a 1,17 miliardi di sterline, in linea con le aspettative degli analisti.
Nonostante la situazione, la banca evidenzia un trimestre solido. Il reddito netto da interessi è aumentato del 6% nei primi nove mesi, supportato da un miglioramento del margine netto d’interesse. Lloyds ha beneficiato di strategie di protezione contro le variazioni dei tassi d’interesse, che hanno aiutato a mitigare la pressione sui margini dei mutui. Charlie Nunn, CEO di Lloyds, ha sottolineato che la generazione di capitale forte è stata sostenuta dalla crescita dei ricavi e dalla qualità degli attivi.
Il 13 ottobre, la banca ha annunciato ulteriori accantonamenti di 800 milioni di sterline dopo che un’indagine ha rivelato un numero maggiore di casi storici idonei al rimborso, portando il totale a 1,95 miliardi di sterline. Lloyds intende contestare la metodologia utilizzata dall’autorità di vigilanza, aumentando l’incertezza su questo scandalo, uno dei più costosi nella storia del settore.
In un altro aspetto, la divisione pensioni, assicurazioni e gestione patrimoniale di Lloyds ha attratto 3,7 miliardi di sterline di nuovi flussi netti. La banca si sta concentrando sul segmento “mass affluent”, cioè clienti con redditi sopra le 100.000 sterline, per aumentare i ricavi da commissioni. Recentemente, Lloyds ha anche acquistato la quota del 49,9% di Schroders nella joint venture per la gestione patrimoniale.
