Sara Cherici, una ragazza di 20 anni, è stata condannata a 16 anni di reclusione per il tentato omicidio di Mauro Glorioso, un giovane di 23 anni rimasto invalido dopo essere stato colpito da una bicicletta lanciata da un gruppo di adolescenti dagli argini dei Murazzi di Torino. I fatti risalgono al 21 gennaio 2023, momento in cui Cherici aveva 19 anni. Sebbene non abbia materialmente lanciato la bici, è stata accusata di concorso morale poiché ha ideato il gesto. Al momento dell’incidente, si trovava altrove con un’altra ragazza del gruppo.
Il tribunale di Torino ha emesso la condanna, mentre gli altri quattro ragazzi coinvolti, di cui tre minorenni, hanno ricevuto pene inferiori, ridotte per la loro età. I minorenni e l’amica di Cherici presente al momento del lancio dovranno scontare pene tra i 6 e gli 8 anni e mezzo. Resta in sospeso il caso di un altro maggiorenne coinvolto, il cui processo di appello è stato annullato dalla Cassazione e dovrà essere ripetuto a fine gennaio.
Alla lettura della sentenza, Cherici è svenuta e ha dovuto essere trasportata in ospedale per accertamenti, incapace di camminare autonomamente. L’accusa si è dichiarata soddisfatta della pena, che era di 12 anni, 4 in meno rispetto a quella inflitta, sostenendo che essa rappresenta un monito per coloro che pensano di poter rovinare la vita altrui per motivi futili. La famiglia di Glorioso ha espresso il proprio compiacimento per la sentenza, considerando la decisione giusta.
Gli avvocati difensori di Cherici, dall’altra parte, hanno protestato contro la pena, definendola sproporzionata rispetto a quella inflitta all’amica di Cherici che era presente al momento del lancio della bicicletta. La sentenza ha suscitato un dibattito sulle responsabilità degli adolescenti coinvolti e sulla giustizia in casi di violenza tra giovani. Il caso ha messo in evidenza la necessità di affrontare seriamente le conseguenze delle azioni impulsive della giovane età e la loro influenza sulla vita degli altri.