La mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, non passa alla Camera, nonostante le accuse di falso in bilancio e truffa ai danni dell’Inps per il caso Visibilia. La ministra si difende con determinazione, dichiarando che non intende ritrarsi dai processi, ma anzi affronterà la situazione per cercare la verità. Durante il suo intervento in Aula, rivendica i risultati del ministero e sottolinea la presunzione di innocenza, affermando di essere una “donna libera” e di non voler diventare un problema per il suo partito, Fratelli d’Italia.
Santanchè, pur sentendo il peso delle accuse, si dice sostenuta da colleghi e familiari. Annota che a breve ci sarà un’udienza preliminare in cui potrebbe riflettere sulle sue dimissioni, avvertendo, però, che la decisione sarà solo sua. Rifiuta di farsi influenzare da pressioni esterne, affermando il suo rispetto verso il governo e il suo amore per il partito. Non si lascia intimidire dalle proteste in Aula e risponde anche a Francesca Pascale riguardo a presunti accessori di lusso, dichiarando di non avere nulla da nascondere e difendendo il suo modo di vivere.
Na maggioranza, in questo contesto, si mantiene in un profilo basso, con i membri della commissione Giustizia che si dichiarano contro la mozione. Al contrario, l’opposizione sfodera i suoi esponenti di spicco come Schlein e Conte. In generale, il clima in Aula sembra sottolineare una divisione netta tra maggioranza e opposizione, con un forte richiamo ai principi garantisti.