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La decisione di Chiara Ferragni di devolvere il suo compenso come co-conduttrice della serata inaugurale e finale del Festival di Sanremo 2023 alla rete nazionale antiviolenza D.I.Re., donne in rete contro la violenza, e di darne pubblicità ai suoi 28,3 milioni di follower la rende una ”testimonial che può fare la differenza”. Ne è convinta l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, da sempre attenta alle tematiche femminili. ”Con questo gesto – sottolinea la Boldrini all’Adnkronos – la Ferragni diventa parte attiva di una battaglia giustissima fatta da tante donne a sostegno di altre donne che però, per emergere e per fare arrivare messaggi positivi, ha bisogno di qualcuno che abbia un peso mediatico. Persone che hanno una grande visibilità come la Ferragni – continua – possono sicuramente fare la differenza perché con i loro milioni di follower rappresentano un punto di riferimento per le nuove generazioni. Il messaggio positivo diventa ancora più forte quando si sceglie anche di devolvere risorse a strutture e associazioni serie e qualificate che ne fanno buon uso, come in questo caso. Sul tema della violenza sulle donne c’è ancora molto da fare a livello culturale – spiega l’ex presidente della Camera – noi possiamo fare sicuramente leggi migliori ma ad oggi di leggi ce ne sono già tante. Purtroppo però ogni tre giorni una donna viene uccisa per mano di chi dovrebbe amarla”.

”Nonostante le leggi – dice ancora la Boldrini – continuano ad esserci gli abusi, le molestie e le donne continuano ad essere maltrattate e screditate. Il fattore culturale dipende anche dal fatto che questo tema si diffonda e raggiunga il più alto numero di persone possibile. Noi abbiamo migliaia di operatrici, di professioniste, avvocate, donne delle forze dell’ordine, dei centri antiviolenza e delle case rifugio che si occupano di questo tema – sottolinea – ma purtroppo questo non emerge mai. E’ quindi molto importante che figure note come la Ferragni si facciano parte attiva in questa battaglia”, ribadisce. ”C’e bisogno, per riuscire a sensibilizzare la gente su un tema così importante – prosegue la Boldrini – che ci sia qualcuno che faccia traino. La Ferragni grazie ai suoi milioni di follower può essere molto utile perché può far arrivare a migliaia di giovani messaggi positivi come condannare ogni forma di violenza contro le donne, non giustificare gli uomini che lo fanno e aiutare le vittime a uscire da questo tunnel di violenza e rifarsi una vita attraverso l’aiuto dei centri antiviolenza”, conclude.

( di Alisa Toaff)

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