Un 17enne è stato arrestato per l’omicidio di Santo Romano, un calciatore di 19 anni, ucciso da un colpo di pistola a San Sebastiano al Vesuvio, nella notte tra il 1 e il 2 novembre. L’omicidio è avvenuto dopo una lite tra gruppi di giovani relativamente a un pestone involontario che aveva scatenato una discussione. Santo Romano ha cercato di difendere un amico, anche lui calciatore, che è stato ferito a un gomito, ma non è in pericolo di vita.
L’arresto del giovane è avvenuto nel pomeriggio del 2 novembre, a seguito di indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco. Il 17enne è considerato gravemente indiziato per l’omicidio di Romano e per il tentato omicidio del suo amico; su di lui è stato eseguito un decreto della Procura per i minorenni. Attualmente si trova presso un centro di accoglienza a Colli Aminei. Le indagini si stanno anche concentrando su alcuni messaggi pubblicati sui social media da altri giovani, in cui si esalta l’uso delle armi, e che sono in fase di identificazione.
L’evento tragico è avvenuto intorno all’1:40, in piazza Raffaele Capasso. Dopo l’iniziale alterco, uno dei ragazzi coinvolti è tornato nella piazza e ha aperto il fuoco. Santo Romano, portiere della squadra di calcio Micri di Pomigliano d’Arco, era descritto come un giovane pieno di valori e aspirazioni. La fidanzata di Santo, Simona, ha dichiarato che non si può ridurre la sua vita a un numero in una lista di vittime e ha sottolineato il carattere eccezionale di Romano, che avrebbe potuto fare cose grandi nella vita.
Questo episodio ha acceso un dibattito più ampio sulla violenza giovanile e sull’uso delle armi tra i ragazzi, evidenziando il bisogno di affrontare con urgenza questi fenomeni sociali. La comunità è colpita da questa tragedia, e le autorità stanno intensificando gli sforzi per prevenire simili episodi futuri.