Salvo Coppolino, politico del partito “Diventerà Bellissima” e vicino a Nello Musumeci, è al centro di una polemica dopo aver condiviso su Facebook un post offensivo nei confronti di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico. Il post, che circola da alcuni giorni, include una foto di Schlein con una frase provocatoria e una dichiarazione di Coppolino che amplifica la gravità della situazione, descrivendo un episodio di violenza sessuale. Le critiche sono arrivate prontamente da esponenti di centrosinistra, che hanno chiesto a Musumeci di prendere le distanze da Coppolino, considerando il post vergognoso e indegno. Debora Serracchiani del Pd ha condannato il comportamento di Coppolino, affermando che Musumeci dovrebbe dissociarsene immediatamente, mentre Maria Cecilia Guerra ha denunciato un maschilismo di fondo, criticando la cultura della destra italiana.
In risposta alle aspre critiche, Coppolino ha dichiarato che il suo profilo Facebook è stato hackerato e si è dissociato dal contenuto del post, sostenendo che non è opera sua. Ha descritto l’accaduto come uno scherzo di cattivo gusto da parte di chi avrebbe potuto accedere al suo profilo. A supporto della sua tesi, Coppolino ha affermato di aver subito attacchi informatici in più occasioni e che l’ultimo accesso al suo account risaliva a venticinque giorni prima. Tuttavia, questa giustificazione non ha convinto Michele Catanzaro, capogruppo del Pd in Assemblea Regionale Siciliana, il quale ha espresso indignazione per il comportamento di un rappresentante del centrodestra.
Nello Musumeci ha infine commentato la situazione, esprimendo la sua solidarietà a Schlein e condannando le frasi pubblicate da Coppolino, indipendentemente dalla loro paternità. Musumeci ha auspicato che la sinistra mostrasse la stessa sensibilità quando altri ricevono simili attacchi. La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla cultura politica e sul linguaggio utilizzato nel discorso pubblico, evidenziando le problematiche legate al sessismo e alla violenza di genere.