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giovedì, 16 Gennaio, 2025
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Salvini firma la precettazione per lo sciopero del 29 novembre dopo il confronto con i sindacati

Dopo un acceso dibattito con i sindacati, Matteo Salvini ha firmato la precettazione per lo sciopero previsto venerdì 29 novembre, con l’intento di prevenire “l’ennesimo venerdì di caos” per gli italiani. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di ridurre l’astensione a quattro ore, rispondendo alle accuse del segretario della Cgil, Maurizio Landini, che sosteneva fosse una limitazione del diritto di sciopero. Salvini ha ribattuto che in poco più di due anni di governo si sono svolti 949 scioperi in Italia.

Inoltre, il ministro ha affermato di voler proteggere non solo il diritto di scioperare, ma anche quello al lavoro. Le reazioni non si sono fatte attendere: Franco Mari, capogruppo di Avs, ha dichiarato che Salvini “provoca” e “vuole lo scontro”, considerando la precettazione come un’arbitraria violazione del diritto di sciopero. I parlamentari del M5S hanno criticato duramente la misura, bollando la precettazione come un tentativo maldestro di addossare ai lavoratori il caos del settore trasporti. Hanno suggerito che “andrebbe precettato lui”, sottolineando l’incapacità di Salvini di affrontare i problemi del settore e di fornire soluzioni.

Anche la Cgil ha risposto con fermezza, minacciando di presentare un ricorso al Tar contro la decisione di Salvini. Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil Nazionale, ha dichiarato che il ministro non sembrava interessato a comprendere le motivazioni tecniche e normative alla base della protesta e ha aggiunto che si valuterà il ricorso in base all’argomentazione della precettazione.

Il giorno dello sciopero, Ita Airways ha già cancellato 39 voli, dimostrando l’impatto immediato della situazione. La mobilitazione coinvolgerà non solo i trasporti aerei, ma anche altri settori come bus e metropolitane. È previsto che lo sciopero si estenda da giovedì 28 novembre alle 21 di venerdì 29 novembre 2024, coinvolgendo sia il settore pubblico che privato, mentre i treni saranno esclusi.

Le tensioni tra governo e sindacati restano elevate, con un clima di forte conflitto sulle modalità di gestione degli scioperi e dei diritti dei lavoratori in Italia.

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