La Figc e l’Ospedale Bambino Gesù hanno avviato una campagna per sensibilizzare sull’importanza di affrontare il disagio psicologico tra i giovani. Negli ultimi anni, si è registrato un aumento del 1000% degli accessi psichiatrici al pronto soccorso pediatrico. Oggi, 1 adolescente su 7, tra i 10 e i 19 anni, presenta un disturbo mentale diagnosticato. In Italia, si stimano circa 2 milioni di giovani in questa condizione.
I segnali delle difficoltà psicologiche, come depressione, ansia e autolesionismo, diventano ogni giorno più evidenti. Le consulenze neuropsichiatriche al pronto soccorso Bambino Gesù sono passate da 155 a 1.844, mentre gli accessi per autolesionismo sono aumentati da 12 a 709.
Per affrontare questa emergenza, la Figc ha lanciato la campagna “Ad Alta Voce”, in collaborazione con l’agenzia Enne Factory, la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale e l’Ospedale Bambino Gesù. L’iniziativa mira a rompere il silenzio e a far diventare la salute mentale una questione collettiva. Tiziano Onesti, presidente dell’ospedale, ha sottolineato l’importanza di affrontare la salute mentale con dignità e della necessità di creare una rete di supporto tra famiglie, scuole, sport e istituzioni.
La campagna vede il coinvolgimento di dieci testimonial delle Nazionali A, che portano avanti messaggi di riflessione sull’esperienza di chi vive con fragilità mentali. Le parole degli Azzurri mettono in luce l’importanza di parlare e ascoltare, sottolineando che il calcio deve essere uno strumento di inclusione e responsabilità. La salute mentale è oggi una priorità, e chiedere aiuto è un passo fondamentale verso il benessere.