Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, è dedicato agli innamorati, ma l’Istituto Superiore della Sanità invita a prestare attenzione alle malattie sessualmente trasmissibili (MST). Ogni anno in Italia si registrano migliaia di nuove infezioni, principalmente tra le persone di età compresa tra i 25 e i 49 anni. La festa ha origini storiche legate al martire Valentino di Terni, celebrata per la prima volta nel 496 da Papa Gelasio I.
Prendersi cura della propria salute è un gesto d’amore verso sé stessi e gli altri, e l’ISS sottolinea l’importanza di comportamenti protettivi. Le MST possono essere trasmesse anche durante la gravidanza o attraverso il sangue. Molte malattie trasmissibili sessualmente non presentano sintomi evidenti, come nel caso dell’HIV, che può rimanere asintomatico per anni. La diagnosi precoce attraverso il test HIV è fondamentale.
Secondo l’OMS, a livello globale, si registrano oltre un milione di infezioni a trasmissione sessuale ogni giorno, con 374 milioni di nuove infezioni annuali. Tra le malattie più comuni vi sono la clamidia, la gonorrea, la sifilide e il virus HIV. Esistono vaccini disponibili per l’epatite B e l’HPV, quest’ultimo raccomandato per le donne giovani per prevenire i tumori cervicali.
Per proteggersi, l’ISS consiglia di utilizzare profilattici e di sottoporsi a test per l’HIV in caso di rapporti non protetti. È altrettanto importante evitare alcool e droghe per rimanere lucidi e prendere decisioni consapevoli. Infine, si raccomanda di consultare fonti attendibili per informazioni basate su evidenze scientifiche, non solo a San Valentino.