La situazione del settore aereo in Italia è in evoluzione, con Ryanair che si afferma come primo vettore nazionale. L’azienda ha trasportato oltre 65 milioni di passeggeri nel 2024, mantenendo una quota di mercato superiore al 50%, grazie a un modello di business basato su prezzi competitivi e investimenti strategici.
Attualmente, Ryanair sollecita il governo per l’abolizione dell’addizionale comunale di 6,50 euro sui biglietti aerei, considerata un ostacolo alla crescita del traffico aereo. Le regioni come Calabria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, che hanno rimosso questa tassa, hanno visto un incremento significativo nel numero di passeggeri, con un raddoppio del traffico negli aeroporti di Trieste e un aumento del 50% in Calabria.
Fabrizio Francioni, portavoce di Ryanair per l’Italia, ha evidenziato che la compagnia opera in 32 aeroporti italiani, di cui 19 sono basi operative, e prevede di gestire 819 rotte con 105 aerei, con un investimento totale di 10,5 miliardi di euro. Questo comporta la creazione di oltre 50.000 posti di lavoro.
Ryanair ha inoltre in programma di ampliare la propria offerta, proponendo 13 nuove rotte dalla Calabria e 5 da Pescara, diversificando le destinazioni verso città come Madrid, Vienna e Stoccolma.
La compagnia ha affermato che senza l’abolizione della tassa, non sarà possibile realizzare piani di investimento ambiziosi e rimanere competitivi. Ryanair stima una crescita del traffico aereo da 65 a oltre 80 milioni di passeggeri, con l’aggiunta di 250 nuove rotte e 1.500 posti di lavoro diretti.