Il 25 settembre 2024, il Codacons ha lanciato un allerta riguardo ai rischi legati al fenomeno delle “sex roulette” e delle sfide sessuali tra minori, che potrebbero configurarsi come reati. L’associazione ha presentato un esposto all’Autorità per le Comunicazioni, alla Polizia Postale e a 104 Procure della Repubblica in tutta Italia, sottolineando l’importanza di tutelare la sicurezza e il benessere dei minorenni.
In un contesto di crescente digitalizzazione e utilizzo dei social media, ha preso piede tra i giovani, soprattutto nella ‘Generazione Z’, una nuova forma di intrattenimento: le “challenge online”. Queste sfide, spesso virali, coinvolgono uno o più partecipanti che si mettono alla prova in varie attività, invitando altri a fare lo stesso. Il Codacons evidenzia che la partecipazione a queste sfide porta spesso a una ricerca di visibilità e approvazione sociale, manifestata tramite “like” e commenti. Tuttavia, i contenuti generati possono includere comportamenti violenti e provocare fenomeni di emulazione.
Tra le sfide, quelle di natura sessuale sono considerate le più allarmanti. Esse non solo sollevano preoccupazioni riguardo alla protezione dei minorenni, ma comportano anche rischi significativi per la salute, come la trasmissione di malattie, e possono alimentare la pedopornografia e la violenza giovanile. Il Codacons avverte che tali comportamenti potrebbero configurare il reato di ‘adescamento di minorenni’, secondo l’articolo 609 undecies del Codice Penale, il quale punisce qualsiasi atto volto a ingannare o sfruttare la fiducia dei minori attraverso vari mezzi, inclusi quelli digitali.
Forti di queste osservazioni, il Codacons chiede azioni urgenti da parte delle autorità competenti: all’Agcom e alla Polizia Postale, si richiede di bloccare e limitare la diffusione dei video che documentano tali sfide, per prevenire situazioni di pericolo e allarmismo sociale. Inoltre, si sollecita l’apertura di indagini penali riguardo a questi fenomeni emergenti.
In sintesi, il Codacons chiede interventi immediati per tutelare i minori e combattere un fenomeno ritenuto potenzialmente distruttivo, che necessita di una risposta tempestiva e risoluta da parte delle istituzioni.