Non ci sarà alcun processo per diffamazione per il generale Roberto Vannacci. Il giudice per l’udienza preliminare della magistratura militare ha dichiarato infondate le accuse nei suoi confronti. Vannacci, autore del libro “Il Mondo al Contrario”, era stato indagato per il contenuto dell’opera, poiché sembrava contenere affermazioni potenzialmente diffamatorie riguardanti un altro militare. Tuttavia, la presunta vittima non aveva mai presentato denuncia e il suo nome non appariva nel libro, portando quindi all’assoluzione di Vannacci.
Il generale ha reagito alla notizia contestando il modo in cui è stata riportata dal quotidiano “la Repubblica”. Su X, ha commentato che, secondo il giornale, l’assoluzione non implica innocenza, ma che si sarebbe semplicemente salvato dal processo. Vannacci non ha rilasciato commenti sulla sentenza favorevole.
Il libro “Il Mondo al Contrario” ha suscitato un interessante dibattito editoriale, vendendo centinaia di migliaia di copie, nonostante fosse un’opera autoprodotta. Vannacci ha ricevuto numerose critiche da parte di politici e membri della società civile per alcune opinioni espresse nel libro, in particolare riguardo alle persone omosessuali.
Il caso era nato da un’indagine della procura militare, che inizialmente aveva richiesto l’archiviazione. Tuttavia, il gip aveva optato per l’imputazione coatta di Vannacci. La questione si è conclusa con l’intervento del giudice per l’udienza preliminare, che ha concordato con la procura sull’infondatezza delle accuse.
Negli ultimi tempi, Vannacci ha evoluto il suo movimento “culturale” in un movimento politico, nonostante le polemiche e le voci di scissione, evidenziate dal dissenso espresso nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini, durante un evento. Il generale ha anche lanciato una nuova iniziativa, presentando un calendario promozionale legato al suo movimento politico.
In sintesi, la vicenda di Roberto Vannacci si è chiusa con la sua assoluzione dalle accuse di diffamazione, mentre il suo libro continua a polarizzare l’opinione pubblica e a suscitare forti reazioni politiche e sociali.