Non c’è stato uno scontro diretto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, secondo il leader del Movimento 5 Stelle (M5S), poiché Conte non ha mai risposto alle provocazioni di Grillo. Egli afferma però che il vero conflitto è quello di Grillo con la sua stessa comunità, lamentando come il fondatore stia annullando la sua storia e ignorando gli iscritti.
Per quanto riguarda la situazione attuale nel M5S, Conte respinge la richiesta di Grillo di un nuovo voto sulla Costituente, definendola una “clausola feudale” e sottolineando che essa è stata già bocciata in una votazione recente. Conte si mostra fiducioso riguardo alla maturità e unità della comunità, ritenendo che non ci siano segni di scissioni imminenti. A suo avviso, la comunità è adulta e desidera partecipare attivamente, e quindi risponderà positivamente all’imminente votazione che si terrà in risposta alla richiesta di Grillo.
In merito al simbolo del M5S, Conte si dichiara pragmatico. Egli afferma che il simbolo rappresenta il Movimento e non appartiene né a Grillo né a lui. Grillo, secondo Conte, è vincolato contrattualmente a non contestarlo. Riguardo alla consulenza di 300mila euro l’anno che Grillo ha richiesto, Conte evidenzia come il fondatore del Movimento stia facendo una contro-comunicazione, anziché rispettare il contratto.
Infine, Conte parla dei membri del Movimento che sono usciti in passato, come Alessandro Di Battista. Riconosce il valore di un dialogo culturale con lui, ma sottolinea che Raggi e Toninelli fanno ancora parte del Movimento. Dichiarando che il M5S è una casa per tutti, Conte distingue tra chi adotta un atteggiamento costruttivo e chi ha un atteggiamento distruttivo. Egli critica i sostenitori di Grillo che invitano al non voto, considerandolo una massima contraddizione per il Movimento.