Scontro frontale tra i sindacati dei metalmeccanici tedeschi e Volkswagen, che non sono riusciti a trovare un accordo. Di conseguenza, i dipendenti della casa automobilistica tedesca sono pronti ad avviare uno sciopero, con le sigle sindacali che annunciano: “Sarà la battaglia più dura di sempre”. Il sindacato IG Metal ha convocato tutti gli operai di Volkswagen in Germania a partecipare a uno sciopero il 2 dicembre contro il piano di tagli da 5 miliardi di euro dell’azienda. Thorsten Groger, capo negoziatore del sindacato, ha dichiarato che si tratterà della battaglia più difficile che Volkswagen abbia mai affrontato.
Inizialmente, gli scioperi saranno di avvertimento, una pratica comune in Germania in cui i lavoratori interrompono brevemente le loro attività prima di un’imminente mobilitazione completa. I sindacati hanno deciso di scioperare a causa del rifiuto di Volkswagen di considerare una proposta per ridurre gli stipendi collettivi al fine di evitare chiusure e licenziamenti. I sindacati hanno presentato un piano da 1,5 miliardi di euro, dove molti operai hanno mostrato disponibilità a ridurre i salari per salvaguardare i posti di lavoro dei colleghi. Tuttavia, l’azienda ha respinto questa proposta, insistendo sulla necessità di attuare il piano di riduzione dei costi di 5 miliardi di euro in risposta alla crisi di vendite e profitti.
Volkswagen sta affrontando una crisi complessa, simile a quella di altre case automobilistiche, aggravata dalla transizione verso l’elettrico, che ha ridotto i profitti e provocato un crollo delle vendite. Inoltre, la società è al centro della crisi industriale della Germania, con alti costi energetici e una perdita di quote nel mercato cinese che complicano ulteriormente la sua situazione. Le prime conseguenze di questa crisi si sono già manifestate con la chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles a fine ottobre.
Il contesto di crisi in cui si trova Volkswagen è una sfida significativa, con i sindacati che si preparano a mobilitarsi e a sostenere una battaglia strategica contro i piani di ristrutturazione dell’azienda.