9.4 C
Roma
sabato, 18 Gennaio, 2025
HomeEconomiaRitardi nei Pagamenti delle Pensioni di Gennaio 2025: Scadenze e Cedolini

Ritardi nei Pagamenti delle Pensioni di Gennaio 2025: Scadenze e Cedolini

Nel gennaio 2025, il pagamento delle pensioni subirà un giorno di ritardo, con la prima data utile fissata per il 3 gennaio, poiché il 1° gennaio è festivo. L’importo erogato sul cedolino potrebbe variare; alcuni pensionati potrebbero percepire un aumento grazie alla rivalutazione, mentre altri potrebbero riscontrare riduzioni a causa di conguagli fiscali. Questo comporterà una sostanziale flessione dell’assegno in alcuni casi.

Il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, ha confermato che i pensionati dovranno attendere con pazienza per le novità presenti nel cedolino di gennaio 2025. L’aumento previsto è legato all’adeguamento al costo della vita, con un indice fissato a +0,8%, come stabilito dal decreto del 15 novembre 2024. Nell’anno precedente, il tasso di adeguamento era del 5,4%, evitando la necessità di conguagli.

Nel 2025, il nuovo sistema di aumento delle pensioni prevede la restituzione a scaglioni: l’adeguamento dello 0,8% si applica fino a 2.394,44 euro, mentre per i pensionati con importi superiori le percentuali diminuiscono allo 0,72% e allo 0,60% a seconda delle fasce. Per esempio, una pensione lorda di 3.000 euro passerà a 3.023 euro e le pensioni minime aumenteranno da 598,61 a 603,40 euro, anche se resteranno maggiorate a 614,77 euro grazie a un extra temporaneo.

Tuttavia, il cedolino di gennaio potrebbe nascondere brutte sorprese. A partire da questo mese, saranno reintrodotte le addizionali regionali e comunali, sospese a dicembre. Inoltre, l’Inps ricalcolerà le trattenute effettuate nel corso del 2023 e, se vi saranno scostamenti rispetto a quanto dovuto, procederà al recupero delle somme mancanti. In casi critici, questo potrebbe comportare anche l’azzeramento della pensione mensile se le imposte superano o eguagliano l’importo del rateo.

Coloro che rischiano di percepire una pensione inferiore sono i pensionati che nel 2024 hanno ricevuto somme superiori a quelle previste. L’Inps prevede però una rateizzazione del debito per i soggetti con reddito annuo da pensione inferiore a 18.000 euro, e con un conguaglio Irpef superiore a 100 euro.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI