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sabato, 8 Febbraio, 2025
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Rischi e sintomi: cosa sapere

Il giocatore della Lazio e della nazionale senegalese, Boulaye Dia, ha contratto la malaria. La notizia è stata resa nota dalla federcalcio del Senegal, che ha comunicato che l’attaccante non parteciperà alla partita contro il Burkina Faso prevista per il 14 novembre, in quanto Dia ha subito un attacco di malaria prima della partenza. Un altro compagno di squadra, Lamine Camara, ha accusato dolori agli adduttori durante gli allenamenti. Entrambi i giocatori non saranno disponibili per la partita e saranno mantenuti sotto osservazione dai medici. La Lazio ha espresso preoccupazione per la salute di Dia, in attesa di una valutazione delle sue condizioni a Roma, in vista dei prossimi impegni in Serie A e in Europa League.

La malaria è una malattia causata da parassiti trasmessi all’uomo attraverso le punture delle femmine delle zanzare infette del genere Anopheles. Circa 60 specie di zanzare Anopheles nel mondo possono trasmettere la malattia. Le zanzare Anopheles sono attive durante il crepuscolo e la notte, periodi in cui il rischio di contrarre la malaria è maggiore nelle zone endemiche. I sintomi della malaria possono comparire da 7 a 15 giorni dopo la puntura e includono febbre alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e brividi.

Recentemente si è tornato a parlare di malaria in Italia a seguito di un caso registrato a Verona. I bambini sotto i cinque anni e le donne incinte sono particolarmente vulnerabili alla forma acuta della malattia. La diagnosi precoce è fondamentale e viene eseguita attraverso l’analisi dei sintomi, confermata poi con test ematici e metodiche molecolari.

Il trattamento più efficace per la malaria è la terapia combinata a base di derivati dell’artemisinina. Per prevenire la malaria, si adottano diverse misure, inclusa la chemioprofilassi e il controllo della proliferazione delle zanzare. Esiste anche un vaccino contro la malaria che ha dimostrato una protezione parziale per i bambini contro la malaria da Plasmodium falciparum. La gestione efficace della malattia è essenziale per ridurre i suoi effetti, e il monitoraggio dei casi è cruciale per affrontare eventuali focolai.

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