Riparbella, situata in provincia di Pisa, è diventata un punto di riferimento per chi cerca una Toscana alternativa, ricca di storia e cultura. Grazie al festival “La Collina delle Fiabe”, promosso dal Comune di Riparbella, l’intero borgo si è trasformato in un museo a cielo aperto attraverso l’installazione di opere di street art di artisti contemporanei. A seguito di un progetto curato da Gian Guido Grassi, il borgo ha visto la realizzazione di sei nuovi murales, che si uniscono a due opere preesistenti, rendendo la cittadina un palcoscenico per l’arte urbana.
Tra gli artisti coinvolti ci sono nomi di spicco come Zosen Bandido, noto per i suoi vivaci colori neon e le figure geometriche di ispirazione Maya, e Mina Hamada, che unisce forme astratte a riferimenti ai manga giapponesi. A piazza Borgo di Sotto, il murales di Zed1 racconta la storia di Riparbella attraverso le sue illustrazioni di volti umani con teste a forma di uovo. In piazza Matteotti, Daniel Muñoz presenta opere in bianco e nero che richiamano l’arte giornalistica, mentre Gio Pistone utilizza colori vivaci e marcati.
Moneyless, un pioniere del muralismo astrattista in Italia, trasforma piazza Marconi con una composizione visiva che riflette la musicalità, unendo forme e colori in una danza rhythmica. Anche i bambini della Scuola Primaria hanno preso parte attivamente al processo di riqualificazione urbana, collaborando con l’artista locale Giacomo Martellacci per abbellire il muro della scuola.
Il progetto “La Collina delle Fiabe” non si limita al centro storico ma si estende anche alle cantine locali. Cinque di esse hanno aderito all’iniziativa, ospitando opere di artisti contemporanei, come sculture in ceramica e neon curate da Simone Guideri in Quercialuce e installazioni murali realizzate da Muz e Enrico Bani in Caiarossa.
Riparbella si presenta così come una meta ideale per weekend all’insegna dell’arte e del buon cibo, immersa in scenari panoramici che abbracciano la terra e il mare. Questo mix di cultura e bellezza fa di Riparbella una vera e propria Collina delle Fiabe, dove il passato e il presente si intrecciano in un dialogo stimolante e creativo.