Mazzoleni ha identificato tre questioni principali da affrontare: il finanziamento, la reintegrazione del personale e i servizi di supporto. La questione del finanziamento è particolarmente delicata, in quanto coinvolge direttamente i Comuni. La riforma delle Agenzie Regionali di Protezione (ARP) prevede che il servizio venga trasferito a livello cantonale, mentre i costi aggiuntivi della riforma, pari a 6 milioni, sarebbero coperti dal Cantone. I Comuni, invece, continuerebbero a sostenere costi già esistenti, che ammontano a 13 milioni. Questa proposta ha suscitato diverse critiche.
Nonostante ciò, la Commissione sembra decisa a mantenere il piano nel rapporto, con l’onere per il Governo di trovare un modo per compensare i Comuni entro un termine prestabilito. Mazzoleni ha suggerito che una possibile soluzione per ridurre i costi per i Comuni potrebbe derivare da misure incluse nel progetto ‘Ticino 2020’. Il presidente della Giustizia e diritti ha voluto rassicurare gli Enti locali, promettendo che i 13 milioni attualmente versati per le ARP saranno in qualche modo compensati.
La Commissione mira a ottenere il consenso più ampio possibile, anche da parte di entità al di fuori del Parlamento. Mazzoleni ha concluso sottolineando che per i Comuni si prevede una fase transitoria e che una soluzione per coprire i costi verrà trovata.