Gino Cecchettin, padre di Giulia Cecchettin, ha commentato le recenti affermazioni del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, riguardo al patriarcato, che hanno suscitato un acceso dibattito. Cecchettin, parlando a Radio24, ha espresso la sua sorpresa per le dichiarazioni del ministro, ritenendo che un rappresentante del governo dovrebbe inviare messaggi positivi ai giovani sui valori fondamentali. Valditara ha descritto la lotta al patriarcato come una “cultura ideologica” inefficace nel prevenire la violenza contro le donne, e ha accennato a un legame tra l’immigrazione irregolare e le violenze sessuali.
Cecchettin ha sottolineato che sebbene le leggi impediscano determinati reati, non eliminano la commissione di questi ultimi. Ha fatto riferimento alla storia, indicando che dopo l’abolizione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore, gli stupri e le violenze non sono cessati, suggerendo che tali comportamenti sono radicati in una cultura che richiede un cambiamento profondo.
Intervenendo in un programma televisivo, Cecchettin ha citato i messaggi inviati a sua figlia da Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia. I messaggi rivelavano una mentalità possessiva, che secondo Cecchettin è in linea con l’idea di patriarcato. Ha ribadito che negare l’esistenza del patriarcato non lo dissuade dalla realtà e ha esortato a considerare questi problemi come sociali e non ideologici.
In merito all’affermazione di Valditara sul legame tra violenza e immigrazione, Cecchettin ha ricordato che sua figlia è stata uccisa da un giovane italiano, sottolineando che il problema va affrontato nella sua interezza, senza stigmatizzare singoli gruppi etnici.
Valditara, intervenendo a un evento a Roma, ha chiarito la sua posizione, affermando di non aver mai detto che il femminicidio sia causato dagli immigrati, ma ha menzionato che l’aumento delle violenze sessuali è influenzato dalla marginalità associata all’immigrazione irregolare. Ha sottolineato l’importanza di affrontare i problemi di integrazione e di promuovere l’immigrazione legale come parte di una strategia più ampia.
Infine, Valditara ha espresso interesse a confrontarsi con Cecchettin, sottolineando il comune obiettivo di combattere ogni forma di violenza sulle donne.