Durante un incontro con la stampa, Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha commentato la proposta della Lega di ridurre il canone Rai, definendo l’iniziativa come “propaganda” e mettendo in discussione la trasparenza dell’operazione. Sebbene abbia espresso simpatia per Matteo Salvini, ha chiarito che tale proposta può risultare fuorviante per i cittadini, poiché implica che per abbassare il canone si dovrebbe prelevare 430 milioni dalla fiscalità generale, spostando così il peso da una parte all’altra senza una reale riduzione.
Berlusconi ha sottolineato l’importanza della Rai come istituzione che rappresenta l’Italia e ha insistito sulla necessità di un servizio pubblico di qualità. Ha suggerito che la Rai dovrebbe riservare spazi alla pubblicità, al fine di sostenere la propria programmazione. Ha quindi chiarito che l’abbassamento del canone non spaventa Mediaset, ma teme tutto ciò che potrebbe indebolire il sistema editoriale e audiovisivo italiano. Secondo lui, indebolire la Rai significa colpire un’intera industria che dovrebbe invece essere rafforzata per il bene degli italiani.
Riguardo alle speculazioni sul suo possibile ingresso in politica, Berlusconi ha categoricamente escluso tale possibilità, affermando di essere appassionato del proprio ruolo in Mediaset e di non voler seguire le orme del padre. Nonostante le voci, ha invece ribadito la propria fiducia in Forza Italia e nell’importanza di mantenere la continuità del progetto politico iniziato dal padre. Ha anche lodato il lavoro dell’attuale governo, ritenendolo efficace in un periodo complesso.
In conclusione, Pier Silvio Berlusconi ha messo in evidenza il valore della Rai per il sistema mediatico italiano, esprimendo la sua posizione critica nei confronti della proposta di riduzione del canone da parte della Lega e ribadendo il suo impegno nel settore televisivo, distaccandosi da eventuali ambizioni politiche future.