Il 12 novembre 1984 uscì “Like a Virgin”, il secondo album in studio di Madonna, che rivoluzionò il panorama pop. Questo brano consacrò la cantante come una iconica figura globale e segnò un momento cruciale per la musica pop e la cultura degli anni ’80. Con il suo ritornello accattivante e la voce inconfondibile, “Like a Virgin” affrontava temi di emancipazione e riscoperta personale, diventando a sua volta un simbolo di una rivoluzione artistica e di identità, contribuendo a ridefinire il ruolo femminile nella musica.
L’album fu registrato in sole due settimane presso i Power Station Studios di New York, con Madonna e il produttore Nile Rodgers che lavorarono intensamente per creare un sound che miscelasse pop, dance e funk. Il testo provocatorio del singolo, che parlava di rinascita personale, suscitò scalpore e scandalizzò alcuni critici, ma la controversia aumentò la curiosità intorno a Madonna, contribuendo al successo dell’album. La performance di “Like a Virgin” agli MTV Video Music Awards del 1984, in cui Madonna indossò un abito da sposa, divenne iconica e lasciò un segno indelebile nella cultura pop.
Il successo di “Like a Virgin” fu immediato: il brano debuttò con grande impatto, raggiungendo rapidamente la prima posizione della Billboard 200 per tre settimane. Fu il primo album di una donna a vendere oltre cinque milioni di copie negli Stati Uniti in un solo anno e ha totalizzato oltre 21 milioni di copie nel mondo, diventando uno dei dischi più venduti di sempre. In Regno Unito, l’album debuttò al numero uno della UK Albums Chart, restando in classifica per mesi, e conquistò il primo posto anche in Australia e Canada, oltre a stabilizzarsi nelle prime dieci posizioni in Giappone, Francia e Germania. In Italia, debutta anch’esso al numero uno.
Tra le tracce dell’album ci sono: “Material Girl”, “Angel”, “Like a Virgin”, “Over and Over”, “Love Don’t Live Here Anymore”, “Dress You Up”, “Shoo-Bee-Doo”, “Pretender” e “Stay”. La discografia di Madonna è ampia, includendo album come “True Blue” (1986) e “Like a Prayer” (1989), fino al recente “Madame X” (2019).