Guè, nel 2024, ha confermato la sua presenza costante nella scena rap e urban italiana, anche senza pubblicare un album solista. Con il ritorno a fianco dei Club Dogo, il suo coinvolgimento in numerose collaborazioni ha delineato una carriera inarrestabile. Nel 2025, Guè presenta “Tropico del Capricorno”, il suo decimo lavoro, un album che segna una nuova fase della sua evoluzione artistica. Con 15 brani che attingono a riferimenti letterari, culturali e musicali, Guè si dimostra un narratore moderno e attento.
Il disco comprende importanti collaborazioni con artisti della scena musicale attuale come Shiva, Artie 5ive ed Ele A. Un tributo a Pino Daniele si evidenzia in “Oh Mamma Mia” (feat. Rose Villain), che combina nostalgia con un suono contemporaneo. La traccia “Meravigliosa”, con un campione di Acqua e Sapone degli Stadio, mostra il suo legame con la tradizione musicale italiana.
La produzione dell’album è curata da nomi significativi come Sixpm, Big Fish e Harry Fraud, proponendo sound che spaziano dall’old school all’innovazione. Guè continua a ridefinire i confini dell’urban, mescolando lirismo e riferimenti alla cultura di strada con attualità.
Cada traccia dell’album porta avanti diversi temi e stili. “Vibe” e “Da 0 a 100” (feat. Shiva) richiamano sonorità degli anni ’80, mentre “Akrapovič” (feat. Artie 5ive) esprime l’intensità del rap, e “Gazelle” (feat. Ele A) omaggia la cultura streetwear degli anni ’90. Altre canzoni, come “Pain Is Love” e “Movie” (feat. Geolier), offrono momenti riflessivi e di vulnerabilità.
Nel brano “Astronauta”, Guè affronta la solitudine e la ricerca interiore, chiudendo l’album con una nota profonda. Complessivamente, “Tropico del Capricorno” è una dichiarazione artistica che testimonia lo stile distintivo e la capacità di Guè di attualizzarsi senza perdere la propria identità. L’album, ricco e variegato, segna un altro importante capitolo nella storia del rap italiano, dove ogni traccia è studiata per colpire e coinvolgere l’ascoltatore.