19.6 C
Roma
giovedì, Ottobre 10, 2024
HomeAttualità e CronacaRamadan, appello di Magdi Allam: "L'Italia vieti il digiuno ai bambini musulmani"

Ramadan, appello di Magdi Allam: "L'Italia vieti il digiuno ai bambini musulmani"


Il giornalista: “Per un mese intero, per dodici ore al giorno, devono digiunare e non possono bere, con gravi rischi per la loro salute”

Magdi Allam   - Fotogramma
Magdi Allam – Fotogramma

Vietare il digiuno del Ramadan ai bambini musulmani che frequentano le scuole in Italia. E’ l’appello lanciato da Magdi Cristiano Allam, giornalista e scrittore egiziano, che interpellato dall’Adnkronos spiega: “Lo spunto mi è venuto leggendo l’allarme segnalato da alcune maestre e dirigenti scolastiche. Finora infatti capitava di vedere ragazzini dagli 11 anni in su, alle scuole medie, digiunare per il Ramadan, ma adesso si segnalano casi anche alle scuole elementari, di bambini di 6-7 anni, costretti a non mangiare né bere, che in classe mostrano segni di spossatezza e difficoltà di concentrazione”.

Lo Stato ha il dovere di tutelare la salute dei bambini – sottolinea Allam – che per un mese intero, per dodici ore al giorno, devono digiunare e non possono bere, con gravi rischi per la loro salute. Oltretutto ci sono i casi dei bambini musulmani che restano a scuola anche a pranzo e si ritrovano a mensa a vedere i loro compagni che mangiano e bevono mentre loro non possono farlo. Questa è tortura”. Lo scrittore commenta poi “la paradossale dichiarazione” dell’Imam di Firenze, Izzedin Elzir, “il quale sostiene che ‘sono i bambini che vogliono digiunare per emulare i grandi e dimostrare che sono in grado di fare il Ramadan’ ma lui stesso poi ammette che la salute deve essere al primo posto”.

“E’ bene quindi che lo Stato intervenga con una normativa da applicare in tutte le scuole italiane – conclude Magdi Allam ribadendo il proprio appello – è necessario chiarire che i bambini fino alla maggiore età non possono essere sottoposti a una condizione alimentare che metta a rischio la loro salute”.


Fonte

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI