La Rai non dovrà aumentare la spesa nel 2025 e dovrà effettuare un taglio di almeno il 2% rispetto alla media delle spese del triennio 2021-2022-2023 nel 2026, con un ulteriore incremento del taglio al 4% nel 2027. Queste disposizioni sono contenute nel documento della manovra economica presentato alla Camera. Tuttavia, nel testo non è stata confermata la riduzione del canone, che dovrebbe passare da 90 a 70 euro, la quale era stata annunciata il 16 ottobre in conferenza stampa. Questa misura potrebbe essere inserita durante il processo di approvazione parlamentare.
Nella manovra precedente, il canone era stato “rideterminato” a 70 euro per il 2024, spinta dalla Lega, mentre per lo stesso anno era previsto un contributo di 430 milioni di euro per lo sviluppo del Servizio Pubblico. Per contribuire alla diminuzione dei costi di gestione della Rai, l’azienda dovrà garantire che nel 2025 non ci siano incrementi nelle spese relative al personale e ai consulenti, in confronto al budget del 2023, secondo il bilancio approvato.
Per il 2026, la Rai dovrà ridurre le spese complessive di almeno il 2% rispetto alla media delle spese sostenute negli anni 2021, 2022 e 2023, e per il 2027 l’obbligo di riduzione aumenterà al 4%. Queste misure sono parte di uno sforzo più ampio per gestire efficacemente i costi e migliorare l’efficienza dell’azienda.